In una pubblicazione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) datata 21 maggio 2020, viene messa in luce la potenzialità dell’integrazione di Vitamina D (colecalciferolo) come supporto per prevenire stati influenzali di origine virale e per aiutare l’organismo durante la manifestazione acuta dei sintomi tipici dell’influenza.
Il colecalciferolo
Un gran numero di studi scientifici evidenzia il ruolo svolto dalla Vitamina D nei confronti degli stati influenzali, delle infezioni virali e tutti i meccanismi infiammatori legati ad esse; ad esempio è stato dimostrato che il colecalciferolo può interferire direttamente con la replicazione virale e agire anche come immunomodulante e antiinfiammatorio (Teymoori-Rad M, Shokri F, Salimi V, Marashi SM.The interplaybetween vitamin D and viral infections. Rev Med Virol29: e2032, 2019).
Quest’ultimo aspetto può essere cruciale per un effetto benefico durante l’infezione da SARS-CoV-2, dal momento che sembra che questo virus inizialmente utilizzi un meccanismo “evasivo” nei confronti del sistema immunitario, seguito da iper-reattività immunitaria e cascata di citochine (Guo YR, Cao QD, Hong ZS, Tan YY, Chen SD, Jin HJ, Tan KS,Wang DY, Yan Y.The origin, transmission and clinical therapies oncoronavirus disease 2019 (COVID-19) outbreak – an update on the status.Mil Med Res7: 11, 2020).
Effetto protettivo della Vitamina D
In tal senso l’effetto protettivo della Vitamina D è stato riportato in molte condizioni associate a polmoniti, iper-produzione di citochine, oltre ad essere recentemente riproposta come trattamento in casi di lesioni polmonari causate dall’influenza A H5N1 (Huang F, Zhang C, Liu Q, Zhao Y, Zhang Y, Qin Y, Li X, Li C, ZhouC, Jin N, Jiang C. Identification of amitriptyline HCl, flavin adeninedinucleotide, azacitidine and calcitriol as repurposing drugs for influenzaA H5N1 virus-induced lung injury.PLoS Pathog16: e1008341, 2020).
E’ stata infine dimostrata una stretta relazione tra carenza di Vitamina D e insorgenza di anosmia e l’ageusia, due sintomi caratteristici anche in caso di infezione da Covid-19; una supplementazione a base di colecalciferolo può essere un valido supporto per ripristinare il normale stato fisiologico nei pazienti affetti
Attualmente sono in corso numerosi trial clinici che mirano a testare l’integrazione di VitD nei pazienti con SARS-CoV-2 in combinazione con altri farmaci e a confrontare l’effetto di dosi elevate rispetto alle dosi standard. I risultati di questi studi saranno fondamentali per stabilire un dosaggio definito di apporto/die di VitD per i pazienti COVID-19.
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